Restauro della Chiesa di Santa Caterina in Amatrice
Restauro della Chiesa di Santa Caterina in Amatrice
L’intervento progettuale mira a ricostituire gli spazi funzionali della Chiesa di Santa Caterina martire, situata nel comune di Amatrice e colpita dal terremoto del 2016, ridestinando alla collettività lo spazio ecclesiale ad unica navata e gli altri ambienti nella nuova veste di spazi espositivi.
Gli interventi comprendono il restauro e il recupero delle parti storiche rimaste, la ricostruzione parziale di quelle con componenti meritevoli di conservazione, e la ricostruzione completa rispettando i valori dell’edificio preesistente.
Le superfici esterne sono restaurate esaltando le porzioni di intonaco che hanno resistito al sisma e vengono integrate con nuovi intonaci, rispettosi delle testimonianze storiche. L’area esterna diventa uno spazio di relazione sviluppato intorno ad un chiostro con colonne in acciaio e un’area di verde a raso.
Il loggiato perimetrale è coperto da una struttura in acciaio con coppi metallici, atti a garantire una facilità di manutenzione e soprattutto una distinguibilità dell’intervento, e pavimentato con piastrelle in cotto.
Gli interni sono caratterizzati da pavimentazioni in marmo e superfici intonacate, mentre le nuove coperture degli ambienti poggiano su capriate lignee di nuova realizzazione.
The project aims to restore the functional spaces of the Church of Santa Caterina Martire, located in the municipality of Amatrice and hit by the earthquake in 2016, reassigning the ecclesiastical space to a single nave and the other rooms to new exhibition spaces for the community.
The interventions include the restoration and recovery of the remaining historical parts, the partial reconstruction of those with components worthy of preservation, and the complete reconstruction respecting the values of the pre-existing building.
The exterior surfaces are restored by enhancing the portions of plaster that have resisted the earthquake and are integrated with new plasters, respectful of historical evidence. The outdoor area becomes a relational space developed around a cloister with steel columns and a ground-level green area.
The perimeter loggia is covered by a steel structure with metal tiles, designed to ensure ease of maintenance and, above all, distinguishability of the intervention, and paved with terracotta tiles.
The interiors feature marble flooring and plastered surfaces, while the new room coverings rest on newly constructed wooden trusses.